Chimica: rallenta l’iniziativa turca per Treofan, il polo ternano marcia a singhiozzo // Umbria24.it

2022-10-15 00:57:01 By : Ms. caroline Huang

A Narni Sangraf e Alcantara producono regolarmente, l’ex Sgl ha prezzo energia bloccato. Proseguono i rinnovi Rsu: Femca avanti

Il cielo sul polo chimico di Terni resta variabile e le nubi tendono sempre ad addensarsi sopra il sito Treofan. Le previsioni meteo ovviamente solo una metafora per fotografare il momento; il periodo attuale è segnato da una grande volontà partecipativa alla vita democratica delle fabbriche, come dimostrano i dati dell’affluenza alle urne per il rinnovo dei delegati sindacali nelle varie industrie umbre del settore, ma purtroppo anche da incertezze e difficoltà di programmazione produttiva considerati i costi inaccessibili dell’energia e delle materie prime, nonché la riduzione degli ordini dato il diffuso stop di svariati comparti economici.

Il dopo Jindal Nel caso di Treofan, il nuovo governo da costruire e l’assenza di fatti concreti a seguito degli annunci recenti, lasciano per ora poco spazio a iniziative alternative a quella di Hgm. Secondo il portavoce ternano della società turca che ha visionato gli impianti, l’interesse di questa per il riavvio della produzione di film di polipropilene non sarebbe sfumato ma di documenti ufficiali sul tavolo del ministero dello Sviluppo economico non c’è traccia. E visto che il tempo scorre e la Cassa integrazione non andrà oltre il prossimo febbraio, all’appello Uiltec fa seguito l’augurio della Femca-Cisl, primo sindacato: «Speriamo quanto prima – dichiara il segretario generale del sindacato umbro di categoria Fabrizio Framarini – che si possa trovare una soluzione con la positiva chiusura della trattativa con Hgm». Il settore delle telecomunicazioni potrebbe così ritagliarsi uno spazio all’interno del Polo chimico secondo una trattativa con Jindal sulla quale le istituzioni sono chiamate a vigilare: la rioccupazione dei lavoratori e la loro formazione, il destino degli impianti e l’apporto del nuovo soggetto alla sostenibilità del sistema condiviso di piazzale Donegani, nonché il restyling di quel complesso produttivo all’insegna della ‘Sustainable valley’ sono tutti temi caldissimi al pari della necessità di conoscere nel dettaglio il piano di chi si propone per la reindustrializzazione del sito.

Polo chimico di Terni Quanto alle altre realtà produttive che insistono sulla stessa area, è ben nota la difficoltà attuale di Novamont che prosegue la cassa avviata lo scorso luglio ma in compenso annuncia investimenti; a marciare a singhiozzo anche una delle linee di Baulieu, altra azienda che ricorre all’ammortizzatore sociale. È proprio in Bfit, azienda nata dalle ceneri della gloriosa Meraklon SpA, oggi di proprietà del gruppo belga, che il 29 settembre scorso si sono concluse le votazioni per il rinnovo delle Rsu. L’affluenza alle urne ha superato il 90% degli aventi diritto. Dei 95 votanti, la maggioranza (oltre il 42%) ha scelto la lista della Femca Cisl (40 voti). La Uiltec Uil ha ottenuto 31 voti, la Filctem Cgil 15. Due delegati sono andati così al sindacato della margherita, gli altri due uno a testa tra le altre sigle rappresentate.

Nel Narnese Spostandosi verso la città dell’Anello, dove nella zona industriale di Nera Montoro ha sede la principale azienda chimica della regione, la situazione sembra più serena. Alcantara infatti, nonostante le difficoltà diffuse e generalizzate, marcia senza intoppi, segno che il lusso evidentemente non va in crisi. Malgrado lo stop di numerose acciaierie, mantiene un elevato standard produttivo anche la Sangraf che produce elettrodi di grafite: «La sottoscrizione di un contratto per l’energia, che mantiene il prezzo bloccato fino al 2023, ci sta salvaguardando dalla crisi – afferma il direttore Luigi Nigrelli -, una scelta rivelatasi lungimirante. Ciò non toglie – avverte – che se non si inverte la tendenza al progressivo calo delle commesse per lo spegnimento di forni d’acciaieria, potremmo avere anche noi delle difficoltà».

Sindacati Rispetto alle tornate elettorali nelle industrie «il cammino dei rinnovi – fa sapere Framarini – proseguirà nelle altre aziende regionali, ma sicuramente il fatto che la maggior parte dei lavoratori ha finora scelto la serietà dei candidati della Femca Cisl, da una parte ci riempie di orgoglio, ma dall’altra ci carica di una responsabilità di cui siamo però consapevoli e che ci servirà per affrontare un autunno che si è già preannunciato molto difficile, a partire dalla vertenza Treofan».