Gli appunti di Berlusconi che insultano Meloni: Prepotente e arrogante

2022-10-15 00:54:13 By : Mr. baron zhu

"Supponente, prepotente, arrogante e offensiva". Così Silvio Berlusconi definisce Giorgia Meloni, premier in pectore, in un foglio di appunti che il quotidiano La Repubblica ha ripreso e analizzato. Gli appunti, fotografati durante la seduta al Senato di ieri, raccontano il malumore del presidente di Forza Italia, apparso furioso in un video diventato virale, in cui sembrava dire "sono stato preso per il culo da tutti, mi avevano promesso soltanto Licia Ronzulli, vaff…".

Sui fogli appare anche un quinto aggettivo, "ridicola", che però è stato cancellato da Berlusconi. In fondo, poi, la scritta recita "nessuna disponibilità ai cambiamenti. È una con cui non si può andare d'accordo". Nella frase, la parola "una" è sottolineata.

Cinque ruoli possibili per Licia Ronzulli, più posizioni di rilievo per Tajani, Casellati, Gasparri e altri. Nel complesso, cinque o sei ministeri. Dagli stessi appunti di Silvio Berlusconi, in una pagina diversa, Repubblica e La7 hanno fatto emergere una pagina bianca con la scritta "Ministri Forza Italia" che si trova nella cartella tenuta da Berlusconi sul banco del Senato. Sul foglio, una lista di ministeri stampata e diversi nomi segnati a mano da Berlusconi.

Il nome che torna più volte è quello di Licia Ronzulli, la senatrice di Forza Italia e assistente di Berlusconi che sarebbe al centro di contrasti interni al centrodestra. Per Ronzulli infatti sarebbe richiesto un ministero tra quelli del Turismo e degli Affari europei, ma il suo nome spunta anche per i Rapporti con il Parlamento. In alternativa, Berlusconi proporrebbe la delega agli Anziani – non prevista nei governi precedenti – o alle Pari opportunità e la famiglia.

Nelle richieste non manca l'altro "fedelissimo" di Berlusconi, il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani. Per lui ci sarebbe il ministero degli Esteri, per Anna Maria Bernini quello dell'Università. Sulla Giustizia, poi, sono segnati due nomi: quello di Elisabetta Alberti Casellati, ex presidente del Senato, e quello di Francesco Paolo Sisto, deputato di Fi e già sottosegretario nello stesso ministero durante il governo Draghi. Per la giustizia, però, pare essere preferito da Meloni l'ex magistrato Carlo Nordio, eletto con Fratelli d'Italia.

Ancora, Maurizio Gasparri sarebbe stato indicato per il ministero della Pubblica amministrazione e Alessandro Cattaneo per la Transizione ecologica. Infine ci sarebbe l'ipotesi di Alberto Barachini, ex presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai, come sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'Editoria.

Accanto e sotto ai ministeri con i nomi associati, ci sono altri appunti, più confusi. Tra punti interrogativi, cancellature e sottolineature – c'è anche il nome di Mara Carfagna, indicata tra parentesi nonostante abbia lasciato il partito a luglio e si sia unita ad Azione – emergono alcune frasi che potrebbero raccontare le tensioni tra Berlusconi e il resto della maggioranza: "Chi comanda davvero nella coalizione…", ci sarebbe scritto secondo le ricostruzioni, e ancora "comando io e basta…mostri maturità". Infine: "L'atto di sfiducia a Ronzulli è un atto di sfiducia a me e a Forza Italia".