Sopracciglia Kate Middleton: dal filo arabo alla laminazione iO Donna

2022-10-15 00:55:07 By : Ms. Serena shi

D a focus di nicchia dell’estetica a materia d’élite, la cura delle sopracciglia negli ultimi dieci anni ha fatto un vero e proprio salto di qualità, e non certo solo per via delle mascherine: tra i “modelli” di sopracciglia più desiderati del momento ci sono quelle di Kate Middleton, che recentemente avrebbe provato la laminazione, tecnica che regala un arco perfetto, con i peli perfettamente disciplinati verso l’alto. È questo il suo segreto?

Kate Middleton da qualche mese sfoggia delle sopracciglia tutte nuove. Il debutto, il 29 settembre 2021, alla première dell’ultimo film della saga di James Bond, No Time To Die. Un cambiamento evidente per la duchessa di Cambridge, che è tornata sotto i riflettori nel corso dell’ultimo Royal Tour ai Caraibi.

Le sopracciglia di Kate Middleton, prima (a sinistra) e oggi, dopo una probabile laminazione (Credits: Getty Images)

La sopracciglia di Kate Middleton hanno subito una vera trasformazione grazie alla tecnica della laminazione, una tendenza che permette – se eseguita correttamente – di valorizzare al massimo il potenziale naturale del proprio sguardo.

Conferma la necessità di massima personalizzazione del trattamento Roberto Giordano, Designer del sopracciglio. «Ciò che conta davvero per ottenere un ottimo risultato è valorizzare al massimo l’arco sopraccigliare che naturalmente si ha», spiega l’esperto.

«Capita di modificare molto la struttura naturale dell’arcata sopracciliare, che viene tagliata e stirata, invece bisognerebbe preservarla per evitare di ricorrere forzatamente a un trucco permanente che ripari i danni commessi».

Il trend più diffuso del momento è proprio quello della laminazione, stesso trattamento a cui si sarebbe sottoposta la Middleton. Si riconosce facilmente perché le sopracciglia trattate con questa tecnica sono molto ordinate, ben pettinate, fisse come fossero disegnate, pur restando naturali.

«La laminazione consiste in una stiratura con degli appositi acidi che, in sostanza, modificano la fibra del pelo. Le sopracciglia vengono messe in riga, pettinate verso l’alto e, oltre che stirate, tagliate di netto con le forbicine», spiega Giordano.

«La laminazione andrebbe fatta solo in casi rari, ad esempio quando il pelo è molto irto, oppure se in passato sono stati eseguiti dei tagli che comportano una difficoltà di gestione delle sopracciglia», prosegue l’esperto.

«La consiglio, insomma, solo per rimediare a errori per cui non ci sono altre soluzioni possibili». Una volta fatta, inoltre, la laminazione va curata. «Quando i peli tornano alla loro vera natura, per via del taglio, vanno ritoccati. Bisogna stirarli di continuo per mantenere il risultato desiderato».

Inoltre, «Occorre tempo perché le sopracciglia recuperino la loro lunghezza originaria. Poi, ovviamente, bisogna nutrirle con prodotti specifici, come i sieri curativi».

A rilanciare l’importanza dell’arcata sopracciliare sul fronte beauty, infatti, sono state soprattutto le star, a partire da Cara Delevigne, vera e propria testimonial dell’eyebrow styling con il suo look abbondante e spesso spettinato, che ha fatto da apripista alla sperimentazione di nuovi look, da parte di colleghe e non.

Tra gli strumenti più efficaci per disegnare un arco perfetto c’è il filo arabo, il preferito da Roberto Giordano e tra i primi a utilizzarlo in Italia.

«Arrivato nel nostro Paese da circa dieci anni, il filo si usa con i peli di piccolo calibro», rivela l’esperto. «Il filo può essere in poliestere o in seta, un materiale prezioso che ha dalla sua anche il vantaggio di rilasciare sulla pelle le sue proteine nutritive».

Oggi viene utilizzato al posto della ceretta, decisamente out quando si tratta di sopracciglia. Il motivo? «Su dieci peli, sei vengono spezzati. Il filo non fa danni del genere ed estirpa il pelo al follicolo, anche se è piccolissimo».

I peli tolti con la ceretta, inoltre, crescono più irti e la zona può essere soggetta a follicoliti. C’è, poi, un altro dettaglio spesso trascurato: «La ceretta leviga lo strato corneo deputato a proteggere dai raggi UV, quindi è molto facile ritrovarsi delle macchie nella zona perioculare».

Un’epilazione ben eseguita è anche duratura. «Si può fare di nuovo dopo 21 giorni. Quando i peli ricrescono dopo 3-4 giorni è perché sono stati spezzati».

Se per i dettagli il filo arabo fa miracoli, le architetture vere e proprie di un’arcata si realizzano con il più classico degli strumenti, le pinzette.

«A questo proposito si parla spesso di eyebrow mapping (di una mappatura del viso che in base a linee e proporzioni dovrebbe fornire indicazioni utili per delineare l’arcata perfetta, ndr) ma si tratta di un sistema molto scolastico che non tiene conto delle armonie soggettive della persona», premette Roberto Giordano.

Un esempio? «Se l’eyebrow mapping impone di eliminare 5-6 millimetri di coda, bisogna consderare il perché la natura ha dato a quella persona quell’arcata: la forma del viso va sì tenuta in considerazione, ma preservando la condizione di partenza affinché il risultato sia il più naturale possibile».

Oltre alla laminazione e all’eyebrow mapping, è il microblading la parola sulla bocca di tutte quando si parla di sopracciglia. Si tratta di una tecnica di trucco semipermanente, molto nota anche grazie ai social.

«Il microblading è davvero una tecnica meravigliosa, al pari del dermografo, ma bisogna sempre valutare il tipo di pelle prima di scegliere quale procedimento utilizzare», premette Giordano.

«La differenza tra le due tecniche è che il dermografo è termo assistito, ciò vuol dire che la battuta dell’ago avviene tramite un sistema elettrico, mentre nel microblading c’è una lama montata su un manipolo: è l’operatore ad effettuare manualmente il lavoro», continua l’esperto.

«Se la pelle è grassa e spessa, l’effetto pelo con il microblading va approcciato con cautela perché nella fase cicatriziale il colore tende a virare. Cioè nel tempo tende ad allargarsi e a non restare in sede, in quel caso meglio di gran lunga realizzare una sfumatura con un dermografo. Se la pelle è più sottile, invece, il microblading è perfetto, in quanto meno aggressivo». Ricevi news e aggiornamenti sulle ultime tendenze beauty direttamente nella tua posta Iscriviti alla newsletter

Facile dire sopracciglia, molto più difficile muoversi in un settore che non è mai stato tanto ricco di proposte e possibilità. Al di là delle mode, quello che conta è trovare il giusto equilibrio e sfruttare al massimo il proprio potenziale.